Nel campo di lavoro forzato di Opitzstraße 19 – 21, nelle immediate vicinanze dello Stadtpark di Amburgo, anche gli internati militari italiani (IMI) dovettero vivere come lavoratori forzati dalla fine del 1943. La maggior parte degli 82 IMI sono stati qui per tutto il tempo da quando sono stati deportati in Germania.

In totale, più di 200 lavoratori forzati nazisti furono ospitati nel campo. La maggior parte di loro erano sovietici, ma c’erano anche lavoratori forzati francesi e belgi. Il campo era gestito dall’Heimat- Kraftfahrpark, un’istituzione del Wehrkreis X della Wehrmacht.

Il direttore del campo scrisse in seguito in un rapporto che la maggior parte di loro erano impiegati in varie aziende automobilistiche. Per esempio, i prigionieri di guerra francesi lavoravano presso l’azienda Motoren in Alte Kruppstraße 63. La maggior parte di loro apparteneva in seguito alla Opel, alla Ford o alla Volkswagen ed erano aziende di fabbrica in quel momento.
Secondo lo stato attuale, gli internati militari italiani erano impiegati nelle seguenti aziende:
Unternehmen | Lage | Arbeitskommando |
A. Marktsteller und H. Diehl | Eiffelstraße | 1621 |
Wilhelm Voss | Langenhorner Chaussee 1 a | 1269 |
Heinrich Harms | Im Felde 2 | 1617 |
F. Peemöller GmbH | Poppenbütteler Straße 30-38 | 1617 |
Franz Eble | Mozartstraße 4 | 1617 |
Franz Spindler | Görner Straße 9 | 1617 |
Herm. Wittkamp | 1617 | |
Otto Bleck | Alsterdorfer Straße 22/24 | 1617 |
Hugo Pfohe | Barmbeker Straße 26 | 1617 |
Carl Lunau | Lessingstraße 2 – 6 | unbekannt |
Thomas Eggers | Arndtstraße 3 | unbekannt |
Hermann M. Reimers | Petkumstraße 5 | unbekannt |

La scheda di registrazione della casa disponibile per il campo in Opitzstraße mostra che nove IMI che vivevano qui nel „POW Stalag Opitzstr.“ – come annotato sulla scheda – dalla fine del 1943 furono trasferiti al campo di lavoro forzato della Maihak AG in quello vicino in Semperstraße nel settembre 1944.
Einer der hier verschleppten italienische Militärinternierten, Donato De Stefano, lernte im Lager in der Opitzstraße Maria Macik kennen. Beide heirateten im Juli 1945 in Hamburg.
